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25/06/2014 - Il transumanesimo fra le tracce della maturita' 2014

Una delle tracce dell'esame di italiano nell'ambito dell'esame di maturita' 2014 riguardava il transumanesimo. A disposizione degli studenti e' stato messo l'estratto di un articolo a firma di Fabio Chiusi apparso sull'Espresso di febbraio: “Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti ai lavori della culla dell'innovazione contemporanea. È il transumanismo e si può definire, scrive il saggista Roberto Manzocco in Esseri Umani 2.0 (Springer, pp. 354), come ‘un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche‘, su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, ‘che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali‘”. Secondo i dati del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur), il 28,5% dei candidati, quasi un terzo, ha scelto il saggio breve sulla "Tecnologia pervasiva". Dunque, non solo si e' offerto agli studenti un tema al passo con i tempi, ma lo stesso e' anche risultato il piu' gettonato. Tutto questo non puo' che fare piacere all'Associazione Italiana Transumanisti che si e' data come missione proprio quella di sensibilizzare l'opinione pubblica su queste tematiche. Tuttavia, non possiamo mancare di rilevare che il tema non e' stato impostato in modo "neutrale". L'espressione "tecnologie pervasive" ha di per se' una connotazione negativa, perche' suggerisce che di tecnologia ce n'e' gia' troppa. Al contrario, noi siamo convinti che ce ne sia troppo poca. Inoltre, la frase dell'articolo che definisce le idee transumaniste come "fantasie razionali parascientifiche" rischia di presentare il transumanesimo come una mera utopia, promossa da sognatori lunatici, che ha poco a che fare con la scienza. La frase e' stata estrapolata e presentata fuori contesto, giacche' ne' il libro di Manzocco ne' l'articolo di Chiusi intendono presentare la filosofia transumanista in questa luce. Che il transumanesimo contenga anche speculazioni futurologiche e fantascientifiche sui futuri possibili e' vero, ma non e' vero che il movimento si riduce a questo. Molti transumanisti lavorano nelle migliori universita' del mondo (MIT, Oxford, Cambridge, ecc.), il che significa che pubblicano in riviste scientifiche di tutto rispetto, con alto impact factor e double blind peer review. Ci sono teconologie transumaniste che gia' funzionano, altre su cui si sta lavorando e altre che sono soltanto previste. Avere un programma di ricerca, per esplorare l'ignoto, e' l'essenza stessa della scienza. Come abbiamo specificato anche nel Manifesto dei transumanisti italiani, consultabile su questo sito, ai transumanisti e' ben chiara la distinzione tra ricerca scientifica strictu sensu e speculazione futurologica. Sono due forme di lavoro intellettuale diverse e complementari. Evidentemente, la futurologia non e' una scienza e percio' puo' essere definita parascientifica. Ma il transumanesimo non e' solo speculazione, e' anche prassi. Confidiamo nel fatto che i giovani studenti italiani che si sono cimentati con questa traccia vogliano approfondire la questione, traendo beneficio anche dai materiali pubblicati in questo sito.