BIBLIOGRAFIA

positivo o neutro - vedi legenda    rating: ****    C    saggistica

Edizione originale in italiano

Autore: Giuseppe Granieri
Titolo: Umanità Accresciuta
Anno: 2008
Editore: Laterza
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Descrizione


L'aumento costante della potenza di calcolo dei computer e l'avvento della grafica 3D, congiuntamente all'aumento della banda di comunicazione tra le reti di computer estese sull'intero pianeta ha permesso negli ultimi anni la creazione di ambienti "emuli" della realtà. Si và dai Social Network quali Facebook, LinkedIn, Netlog ecc. basati su scambio di testi, foto o video fino a veri e propri "mondi artificiali" realizzati con grafica tridimensionale quali Second Life e quelli dei videogame di ultima generazione. Mondi artificiali che consentono una immersività in ambienti che si presentano realistici e fantastici allo stesso tempo tanto da creare un totale coinvolgimento emotivo e un cambiamento delle abitudini di vita alle persone che entrano in essi. Quindi il Cyberspazio diventa una estensione della propria mente, una seconda realtà nella quale si può esprimere al meglio la propria personalità o estendere interessi e tendenze personali in ambiti che nella "real life" non è permesso occupare. Non solo, in queste realtà svanisce anche il concetto di distanza fisica tra le persone e l'interattività ne è ampliata oltremisura.

Nella prima parte del libro Granieri sottolinea che non dobbiamo aspettare un remoto futuro nel quale le tecnologie digitali modificheranno nella nostra vita. Tale modifica è già in atto ed è evidente ad esempio nella "dematerializzazione" dei beni primari, primo fra tutti il denaro. Le banche hanno completamente rimosso il "media fisico" della moneta, il denaro dei conti online è oggi una serie di Bit che viaggia su è giù per il pianeta ad altissima velocità. Il recente crollo delle grandi banche USA poggia probabilmente anche sul fatto che i sistemi informativi erano diventati talmente complessi, intricati e diversificati che il "denaro smaterializzato" in circolazione sembrava in quantità e disponibilità superiore a quello realmente esistente. Di qui la catastrofe, dovuta ai riscontri effettivi con la "real life" e la perdita, in pochi giorni, di migliaia di miliardi di dollari, semplicemente "evaporati" nell'autunno 2008 dai computer dei network bancari e da qui, purtroppo, anche dalle tasche di ignari e disperati risparmiatori. Ma la "dematerializzazione" non riguarda solo i beni; anche attività vitali dapprima primariamente "fisiche", come la ricerca del partner, si sono oggi spostate sui network, ne sono un esempio il successo di reti come Meetic e Be2 su Internet.

Una parte interessante del libro è quella che affronta il coinvolgimento diretto delle nuove tecnologie nel rapporto con l'essere umano. "Diretto" perché in un futuro non troppo remoto l'artificiale potrebbe integrarsi così strettamente con il biologico da produrre esseri "ibridi" ovvero umani dotati di impianti artificiali. L'autore cita così alcuni brani di Raymond Kurzweil e va ad esplorare problematiche messe in campo dai movimenti estropici e transumanisti come il concetto di "post-umano". Ma Granieri non si addentra in questi campi affermando: "Lascio ai futurologi lo studio di questi fenomeni...", quindi cita il termine "tecnoutopismo" e riporta un passo controverso di Federico Casalegno il quale afferma che i transumanisti:
« ...arrivano ad auspicare che la (con)fusione di tecnologia e umano possa essere il pretesto di liberarci, finalmente, della nostra capacità di elaborare informazioni, lasciando alla macchina la cura di gestire le nostre facoltà cognitive»

Nulla di più sbagliato! Semmai è vero il contrario: i transumanisti cercano delle metodologie tecnologiche, sia nel campo della biotecnologia che in quello dell'informatica, che possano conservare le capacità cognitive del nostro cervello evitando la perdita delle stesse. Perdita che si delinea parzialmente con l'invecchiamento e globalmente con la morte del substrato biologico del nostro organismo. Questa battaglia si può condurre su più fronti, il primo è adottare uno stile di vita salutista e l'uso di integratori che limitino l'invecchiamento cellulare e cerebrale in particolare. Il secondo è il ricorso alle biotecnologie per limitare il deterioramento fisico e l'ultimo (anche se questo appartiene ancora al campo della fantascienza) è quello del Mind Uploading ovvero del caricamento di una mente umana in una memoria di computer. In ogni caso la "substantia" dell'essere pensante, destinata comunque al binario della morte biologica, verrebbe realmente conservata e affatto alterata.

Granieri cita in seguito la posizione, che è da ritenere più intelligente, di Antonio Caronia:
« Allora dire post-umano significa semplicemente prendere atto che la normale scala evolutiva delle culture umane sta subendo oggi una accelerazione. [...] Dire post-umano significa dunque dire che il ritmo di trasformazione culturale e le possibilità aperte nel campo della cultura in generale, oggi, cominciano a mettere in discussione addirittura la biologia dell'essere umano come limite. »

Granieri comunque evita di prendere una posizione precisa. Peccato, perché è lui stesso a citare gli esperimenti sui neuroni di topo interfacciati ai circuiti elettronici di un piccolo Robot del quale sono in grado di governare i movimenti (qui il video). Esperimenti, questi, che non fanno parte della fantascienza (o dell'immaginario dei futurologi), ma sono segno di una nuova possibilità che la tecnologia offre: quella del miglioramento delle funzioni fisiche e cognitive dell'essere umano o della cura delle sue disabilità e infermità. Un rimettere in discussione addirittura le nostre basi biologiche. Avremmo preferito un maggiore approfondimento di queste tematiche, purtroppo solo sfiorate...

L'ultima parte del libro esegue una acuta analisi sociologica della interazione umana con i mondi virtuali, siano essi l'esperienza in Second Life o in World Of Warcraft. E non si tratta qui del racconto del solito alienato che riporta le sue esperienze con la Playstation; si tratta di riscontri reali delle emozioni e sensazioni che qualunque persona abbia frequentato questi ambienti può riportare. Il coinvolgimento emotivo è tanto forte che le ore e i giorni dedicate alla “alter-vita” in queste realtà parallele cresce sempre di più per milioni di individui. Interessante qui è la ridefinizione del concetto di "presenza" che l'essere trasportati in un Avatar (il proprio alter ego nel mondo virtuale) comporta. Diveniamo noi stessi l’Avatar, ci identifichiamo nella sua “presenza” e ci accorgiamo di provare emozioni come euforia, rabbia, avvilimento, esaltazione… per gli accadimenti che coinvolgono noi e i membri del nostro gruppo sociale nel mondo virtuale.

Acute appaiono anche le definizioni di "immersionista" per quelle persone che nel cyberspazio creano una entità nuova del tutto disgiunta dalla vita reale, ed "estensionista" per coloro che invece interagiscono con il mondo virtuale operando una dilatazione della propria personalità, ovvero portando nel mondo digitale parte della loro vita reale.

Tutto ciò evolve in un cambio di paradigma che i network digitali offrono potendo essi "accrescere" le possibilità di esplorazione di cui la nostra mente nativamente dispone. Esplorazione che viene ampliata in nuovi mondi, che si definiscono certo "virtuali", ma quando ci si trova immersi in essi sembra davvero di essere trasportati in un'altra realtà, come in un film nel quale però si partecipa alla scena. Uno degli aspetti che Granieri non ha invece trattato in questo saggio è quello della interazione diretta tra gruppi di persone mediata dal substrato di un mondo 3D virtuale; parlo qui di fenomeni a livello planetario come la Electronic Sports League (www.esl.eu) che coinvolgono centinaia di migliaia di videogiocatori e soprattutto del fenomeno dei "clan"; ovvero gruppi di persone che vivono nel gaming online ed interagiscono con tornei e sfide di squadra a livello regionale e nazionale riunendosi poi fisicamente in tornei Lan. Fenomeno questo, che assieme a quello relativo al post-umano, invitiamo Granieri ad approfondire nel suo prossimo saggio.

Keywords

Umanità Accresciuta, Granieri, biotecnologie, second life, post-umano,