BIBLIOGRAFIA

positivo o neutro - vedi legenda    rating: ****    H+    saggistica

Edizione originale in italiano

Autore: Roberto Terrosi
Titolo: La filosofia del postumano
Anno: 1997
Editore: Costa & Nolan
Link per l'acquisto

Descrizione

Siamo entrati nell'era del postumano, l'ibridazione uomo-macchina. La nostra concezione del mondo ne sarà sconvolta, la rivoluzione antropologica in atto comporta urgenti riflessioni. E' quello che tenta di fare l'autore di questo libro fuori dal mainstream della filosofia ufficiale.
La ricostruzione della genesi del postumano si basa sull’analisi dei cambiamenti in ambito epistemologico, comunicativo, tecnologico, avvenuti nella modernità:
1) L'ingresso nell’episteme (inteso come i vari discorsi scientifici) della nozione di storicità fa sorgere la consapevolezza per l'uomo di poter essere sopraffatto da forze storiche, biologiche, economiche che sono più grandi di lui, egli scopre così la finitudine, da soggetto della storia a oggetto dei mutamenti, l'uomo non è più centro del mondo come era nel Rinascimento ma ridotto a "re dacaduto". Visto nella sua dinamica storica e sotto l'occhio della scienza l'uomo appare come uno dei tanti artefatti, scompare oggetto tra gli oggetti inghiottito dal ciò che lui stesso ha prodotto e generato. E' ormai la storia che fa l'uomo, che lo detemina e lo vincola. E' in corso la morte dell'uomo teorizzata da Foucault.
Ma all'interno dei discorsi epistemologici c'è un altro decisivo cambiamento che avviene: l'emergere del paradigma informatico che comporta conseguenze per tutto l'universo del sapere, infatti il linguaggio artificiale dell'informazione pone l'accento sull'organizzazione del pensiero configurandosi come strumento operativo.
Nella nuova prospettiva epistemologica aperta dall'informatica l'ordine e la struttura sono conciliabili con l'idea di sviluppo e crescita, si apre la possibilità di poter creare forme e linguaggi nuovi che prima non esistevano in natura, ciò cambia ulteriormente la nostra concezione della storia e della vita. La parola chiave è autopoiesi: la teoria per cui il vivente viene inteso ora come sistema olistico organizzato e dinamico, capace di riprodursi, ciò cambia anche la distinzione tra vivente e non-vivente intesi ormai come modalità autonome autocostruentesi, autoreplicanti appunto autopoietiche.
Tale cammino dell' epistemologica va di pari passo al cammino tecnologico, l'autopoiesi è tradotta dall'informatica: appropriandosi delle leggi di trasformazione e composizione del vivente, la macchina riesce per la prima volta a creare e inventare nuovi contesti diversi e inediti da quelli della natura.
2) L'avvento della comunicazione di massa ha introdotto come modello quello di una retorica deviata e degenerata da quella nata nell'antica grecia, la retorica diventa strumento di seduzione, inganno, potere, (pensiamo ad esempio alla pubblicità), la comunicazione diventa quindi un campo di potere che instaura un rapporto unidirezionale tra chi dà e chi riceve l'informazione. In questo contesto il passo è breve per le peggiori forme di vuota retorica introdotte dall'industria culturale e dal circo mediatico: trash, kitch, pulp, ecc... Nella società di massa troviamo quindi l'altro lato della morte dell'uomo ormai oggetto di manipolazione dalla macchina del profitto e dei consumi: l'uomo diventa un oggetto condizionato oltrechè dalla storia anche dal potere mediatico.
L'emergere del postumano avviene proprio con il tramonto dei media tradizionali e con la nascita di una diversa comunicazione e informazione grazie al web inteso come modalità di comunicazione bidirezionale in cui perde valore la retorica e acquista importanza la dialettica intesa come ricerca della verità. La comuncazione è finalmente liberata dal consenso e diventa strumento di conoscenza e confronto reciproco. L'interattività e la virtualità aperte grazie alle tecnologie informatiche producono una svolta nella società e nella politica, l'uomo riacquista il suo spazio di individuo riscoprendo le sue capacità creative. Ma quello che risorge non è l'uomo del passato ma un cyborg figlio della cultura tecnologica, figura attiva del mondo dell'informazione non più subordinato a convenzioni socioculturali. L’età dell’informatica produce le varie realtà artificiali che surclassano l’idea di spazio fisico, il cyber-spazio in quanto virtualmente illimitato apre la possibilità a un’attività creativa umana che abbandona l’omologazione mediatica.
3)L'integrazione sempre più stretta tra uomo-macchine determina la possibilità di modificare il proprio corpo, nasce il cyborg, metà uomo e metà macchina, ciò non può non intaccare la natura stessa dell’Io.
Qui l'autore indica la strada per una ricostruzione dell'Io proprio attraverso l'artificiale: postumano è prendere atto che il patrimonio tecnologico ci è ormai connaturato quanto quello genetico, per questo ci vuole una nuova consapevolezza, una svolta epistemica che superi le opposizioni tra naturale-artificiale e mente-corpo. Non si tratta più solo di modificare l'ambiente in cui viviamo ma il nostro stesso corpo per una riprogettazione di noi stessi. Nel postumano non è recuperata la vecchia identità cara alla modernità ma è ricostruita attraverso le possibilità della tecnica. La sfida del futuro ci dice l’autore è quella di inquadrare il postumano in un contesto culturale profondamente nuovo che senza nostalgie del passato sappia dirigerci verso una sfida di miglioramento del mondo in cui viviamo. Senza nostalgie romantiche per il passato. (http://beyond-human.blogspot.com)

Keywords

transumano, postumano, postumanista, tecnica, tecnologia, filosofia, politica, cyborg,

 

 

Privacy Policy Cookie Policy